Articolo di POLIS QUOTIDIANO (Parma) pubblicato il 02/03/2008
I No del S.Leonardo alla metropolitana
Secondo appuntamento nei quartieri per fermare la costruzione della metropolitana a Parma. Un nuovo incontro, questa volta nel San Leonardo, ad una settimana di distanza da quello di venerdì scorso nel Montanara, per Stop Metro, il cartello di cittadini, partiti - per ora solo quelli della Sinistra Arcobaleno - e di movimenti che si oppongono a quella che da molti è stata definita una stranezza tutta parmigiana, ossia un treno sotterraneo per coprire più o meno 13 km di città, lasciando tra l'altro scoperti, come hanno ribadito anche all'auditorium Toscanini gli aderenti al cartello, i tanti punti nevralgici di Parma dall'ospedale allo stadio Tardini.
Davanti a circa duecento cittadini Andrea Bui, Arrigo Allegri e il consigliere comunale Giuseppe Massari hanno elencato i motivi per dire no alla futura tube in salsa parmigiana, i primi lavori per la sua costruzione dovrebbero partire a novembre di quest'anno. Il tempo stringe e in attesa del ricorso al Referendum, negato dal presidente del consiglio comunale Elvio Ubaldi, in procinto di essere presentato da Allegri, gli stop metro spiegano le loro ragioni ai parmigiani.
Un no, dicono, perché la metro sottrae troppe risorse economiche alla città - sono 134 i milioni di euro a carico della comunità -, un indebitamento sempre maggiore che rischia di togliere risorse al walfare, ai servizi sociali e assistenziali.
Poi ci sono i cantieri, gli scavi che per oltre cinque anni colpiranno Parma. Massari ricorda ciò che è stata la tav per il San Leonardo una "caramella" in confronto del metrò, spiegando anche che saranno soppresse le attuali linee tep, come quella del due.
Insomma una metro sostengono che come dice il loro slogan "è un affare per pochi" e lascia "debiti per tutti". ( m.b .)