IL REGGENTE DEL DUCATO DICE NO AL REFERENDUM
Sabato 29 dicembre 2007
IL REGGENTE DEL DUCATO DICE NO AL REFERENDUM
Con la consueta arroganza il reggente del ducato di Parma, Elvio Ubaldi, ha detto No al referendum sulla metropolitana. Pare che, essendo l'opera inserita nella legge obiettivo (quella che prevedeva anche il ponte sullo stretto di Messina), la popolazione di Parma non sarebbe titolata a esprimersi su questo progetto perchè non di esclusiva competenza comunale.
La realtà è che la legge obiettivo finanzia un'opera voluta pensata e progettata dal comune di Parma, e quindi i parmigiani sarebbero titolatissimi a esprimere il loro giudizio su un'opera che probabilmente finanzieranno di tasca loro per oltre il 60 %.
Le motivazioni sono evidentemente pretestuose e non riescono a nascondere la paura del confronto con la cittadinanza. La corte del Reggente Elvio ha poi pensato di definire illegale una pratica che ovunque, in situazioni analoghe, è stata utilizzata per dare la possibilità ai cittadini di esprimersi (Brescia e Firenze ad esempio). Un concetto di legalità, quello della Junta Ubaldi, da sempre molto elastico e adattabile alle peripezie amministrative della sua storia, come dimostra lo scandalo di "Parmacottoland", splendido esempio di come gli interessi privati siano spacciati per esigenze della collettività. Niente di nuovo sotto il sole, quindi.
Il nuovo reggente del Ducato Elvio Ubaldi Noi continuiamo a dire no a questo folle progetto: associazioni, movimenti, singoli cittadini dimostreranno alla città che a Parma non c'è solo il consenso silenzioso coltivato ad arte dai principali mezzi di informazione locali, da sempre proni agli interessi forti della città, e quindi schierati decisamente a favore della metropolitana che favorirà esclusivamente proprio quegli interessi. Perchè non si è chiusa nessuna partita con questo No al Referendum annunciato del Reggente del Ducato; la partita, crediamo, è appena cominciata.
I promotori del referendum, Insurgent City, No Metro, Città Invisibili, ed altri gruppi si sono riuniti la settimana scorsa per concentrare gli sforzi e costruire una campagna che possa fermare le talpe ducali. Ci si riunirà di nuovo l'8 Gennaio e auspichiamo che possano aderire molti altri gruppi e molti altri singoli cittadini contrari ad un'opera inutile che li indebiterà per diversi decenni a venire.