Articolo di POLIS QUOTIDIANO (Parma) pubblicato il 21/08/2008
Metropolitana: il progetto fantasma
Dopo quattro mesi dall'aggiudicazione definitiva dell'appalto alla cordata Pizzarotti-Coopsette-Ccc la città è ancora all'oscuro Il progetto definitivo non ha vinto, ha stravinto. Ma ancora non si conoscono i dettagli. Lungo l'elenco di prescrizioni
La data da cui parte il cronometro della metropolitana di Parma: il 28 aprile 2008. Assegnato definitivamente l'appalto al raggruppamento di imprese Pizzarotti-Coopsette-Ccc da parte di Metro Parma, la società del Comune di Parma creata apposta per gestirlo, dalla fine del 28 aprile decorrono i 12 mesi per la progettazione esecutiva e i 62 per il completamento dell'opera. E da quella data il progetto poteva essere conosciuto dalla città. Ma sono passati quattro mesi senza che uscisse dalle segrete stanze di via Farini 37, dove ha sede Metro Parma. E sarà il progetto che sconvolgerà ogni angolo della città, dall'autostrada al Campus per il prossimo decennio (periodo più realistico per chi non crede alla favola dei 5 anni chiavi in mano). Farà discutere, è inevitabile. Anche perchè numerose saranno le modifiche apportate al preliminare, giudicato inadeguato dall'organismo interministeriale Cipe che ha imposto 87 prescrizioni. Tutte rilevanti: si va dalla dimensione delle gallerie (50 centimetri che cambiano il progetto) alla presenza dei bagni pubblici inizialmente dimenticati. Per non parlare delle fermate: è stato lo stesso presidente di Metro Parma a confessare che occorreva ridurle da 20 a 16 per rendere competitivi i tempi di trasferimento con quelli della bicicletta, una battuta realistica nelle brevi distanze parmigiane, ma anche per risolvere nodi urbanistici delicati primi fra tutti quelli del centro storico. Complicato aprire i cantieri per scendere nelle viscere della terra in piazza Garibaldi (significherebbe aprirla per tutta la sua larghezza) tanto che si era ipotizzato si sopprimere la fermata lasciando quella di piazzale della Pace oppure di trasferire "Ghiaia" in viale Romagnosi. Ipotesi di cui non si conosce la soluzione offerta dalla cordata vincitrice e deve essere una soluzione geniale dato che il progetto PizzarottiCoopsette ha stracciato gli avversari rimasti in gara (Impregilo con Cmb e Consorzio Sis dopo che Vianini era stata esclusa) proprio sulle migliorie apportate: sui 70 punti in palio la commissione aggiudicatrice presieduta dall'ex presidente del Consiglio di Stato Alberto de Roberto ha deciso che il progetto parmigiano-reggiana era il migliore, in assoluto. Tanto da assegnargli praticamente il massimo del punteggio: 66 rispetto ai 70 disponibili. Ma di queste soluzioni innovative non si conosce ancora nulla. Ne da sole, ne, elemento questo sì che sarebbe di novità e di assoluta trasparenza, in un confronto con gli altri progetti. Faldoni di carte che potrebbero tuttavia essere messi a confronto per dimostrare che è stato scelto il meglio per Parma. Tanto più che quella premiata non era l'offerta economicamente più vantaggiosa, anzi era quella che offriva il minor ribasso: 5 milioni lo sconto sui 249 per realizzare l'opera contro i nove milioni della più generosa. I soldi non sono tutto, d'accordo. La maggior parte li mette lo Stato anche se 97 milioni sono sul groppone del Comune di Parma. Ma i cantieri saranno tutti aperti nel cuore della città con gli annessi disagi. E in questo caso il Governo non se ne farà carico, neanche per il 64 per cento. LE DATE 29 aprile 2008 29 marzo 2006 20 dicembre 04 24 maggio 2007 Il Cipe approva, con 87 prescrizioni, il progetto preliminare della linea A (casello autostrada-Campus) e C (Stazione-aeroporto-fiera) per un costo di 306,8 ml di euro di cui 269 per l'infrastruttura e 37,8 per i treni. Già concessi 2,1 milioni per la progettazione. Il Cipe assegna a Metro Parma il finanziamento di 172,1 ml di euro. Il Comune di Parma si indebita per 96,836 milioni di euro, il 36% del finanziamento totale che, inizialmente doveva essere a carico dei privati. Nessuno si è fatto avanti. Aggiudicazione definitiva dell'appalto: il cda di Metro Parma assegna a Pizzarotti, Coopsette e Ccc la progettazione esecutiva e la realizzazione dell'opera: 11 chilometri di cui oltre il 50% in galleria.